Anna Wintour: voci di un addio a Vogue
Ha ispirato il romanzo e l’omonimo film campione di incassi “Il diavolo veste Prada”, è la guru della moda mondiale, da 30 anni a capo della più influente rivista di moda ma ora Anna Wintour potrebbe lasciare il trono ad una erede.
Aria di cambiamenti alla Condé Nast e altri addii storici
Anna Wintour potrebbe lasciare Vogue e il gruppo Condé Nast, di cui da cinque anni è direttore creativo. Tutto sarebbe pronto all’addio, ha rivelato nei giorni scorsi il New York Post: la guru della moda mondiale dovrebbe salutare Vogue America e il gruppo editoriale di cui fa parte da luglio, dopo il matrimonio della figlia Bee Schaffer con Francesco Carrozzini, figlio di Franca Sozzani, storica direttrice di Vogue Italia e grande amica della Wintour.
Trent’anni di regno che pare, dunque, siano arrivati al tramonto. Le fonti del New York Post parlano di cose certe, tanto che la Wintour nonostante l’addio resterebbe in redazione per un breve periodo di transizione, almeno fino alla chiusura del numero di settembre di Vogue, il più importante di tutto l’anno, quello che precede le settimane della moda newyorchese e non solo. Le voci dell’addio di quella che è diventata a tutti gli effetti il volto del gruppo editoriale arrivano in un periodo in cui Condé Nast arranca, tanto nella carta stampata quanto nel digitale: di fatto negli ultimi anni il gruppo ha chiuso Teen Vogue, Self (rivista femminile di salute e benessere), Details (mensile maschile) e Style.com (piattaforma online). Inoltre, sempre secondo il NY Post, Condé Nast avrebbe perdite per cento milioni di dollari l’anno e l’addio della Wintour potrebbe essere vista anche in ottica di ripristino delle finanze, considerando che la direttrice ha uno stipendio di 2 milioni di dollari all’anno con autista personale e un budget di centinaia di migliaia di dollari riservato alle spese per l’abbigliamento.
Altro indizio a favore dell’ipotesi pubblicata dal NY Post riguarda i grandi cambiamenti che si stanno verificando nell’ultimo periodo proprio nel gruppo editoriale, che ha salutato molti dei direttori di lunga reggenza delle varie riviste: Graydon Carter dopo 25 anni ha lasciato la poltrona di Vanity Fair per fare posto a Radhika Jones, mentre Cindi Leive, direttrice di Glamour per 16 anni, è stata sostituita da Samantha Barry della CNN.
Le smentite
Dal canto suo Condé Nast nega le indiscrezioni del New York Post, ma glissa sui possibili progetti futuri della direttrice. Tuttavia, anche se Anna Wintour dovesse realmente lasciare Vogue, difficilmente uscirà dal mondo della moda: potrebbe tornare in Gran Bretagna, suo paese di origine, e dirigere il “British Fashion Council”, organizzazione no-profit che promuove l’industria della moda britannica. Infine, dal 1995 è a capo dell’organizzazione del Met Ball, il più importante gala newyorchese, che unisce la moda al fashion e si svolge ogni anno al MoMa della Grande Mela. Non ci resta che attendere luglio, quindi, sicuri comunque che il “diavolo” non lascerà mai Prada.